Raccolta di vecchi promemoria della Apple scoperti in uno store di Seattle



Circola la notizia che un utente di Reddit ha dichiarato di aver rinvenuto, in un negozio della Seattle Goodwill, una pila di documenti con il logo Apple risalente al 1979 .


La notizia del ritrovamento dei documenti scritta dall'utente vadermeer su Reddit (22 Febbraio 2017)


Quello che ha trovato è un corposo faldone di documenti del 1979 e del 1980 che dettagliano i dibattiti interni alla Apple sulla protezione dalla copia per i primi software da loro prodotti. Il tutto in 116 pagine tra carta intestata e appunti a mano libera.
A fondo articolo trovate i link per il download dell'intera documentazione.

È una testimonianza interessante che punta i riflettori degli archeologi informatici sugli sforzi della giovane azienda che intendeva praticare per bilanciare le esigenze di venditori e clienti.
Da questo scambio di vedute all'interno dell'azienda emergono figure di spicco come Randy Wigginton, noto soprattutto per essere stato l'impiegato numero 6 di Apple Inc., per la quale ha lavorato dal 1977 al 1980   (durante quel periodo ha contribuito allo sviluppo dell'Applesoft BASIC, delle routine per pilotare l'unità a floppy Disk II, dell'Apple III, del Macintosh File System e di MacWrite) .

Logo della Apple sulla carta intestata per le comunicazione interne


La conversazione ruota attorno agli sforzi di Apple di entrare nel mercato dei software aziendali. Wigginton scrive in un memorandum dell'agosto del 1979 che per farlo, l'azienda deve adottare un metodo valido per prevenire la pirateria.
Il progetto, guidato da Wigginton, è stato soprannominato SSAFE, o Software Security di Friends and Enemies di Apple.

Nella fase di pianificazione del progetto, la direzione ha previsto che Apple potrebbe addebitare agli sviluppatori di software una commissione di $ 500- $ 1.000 per poter implementare la protezione sui loro programmi.
Prevenire la pirateria incoraggerebbe anche lo sviluppo di software qualitativamente  migliore da parte di terzi, che potrebbero a loro volta aumentare le vendite dei sistemi Apple.
I memo in questione menzionano spesso anche un altro problema e cioè l'abitudine di molti utenti che alterano spesso i loro programmi, una pratica sempre meno ristretta e chiaramente molto precoce per  essere dei semplici hobbisti .

È interessante, almeno in questi documenti, che la vera priorità di Apple (anche prima del Macintosh) era quella di soddisfare il più ampio mercato di utenti che non conoscevano o si preoccupavano esattamente di come funzionava il loro software.

Molto affascinante è anche il modo in cui il progetto SSAFE tenta di affrontare in maniera costruttiva le velature di dubbi che vengono calate sull'efficacia  degli schemi di protezione di Steve Wozniak (secondo fondatore di Apple).
Infatti in un memorandum del novembre 1979, un membro del team di nome Joe Shelton insiste nel far comprendere la delicatezza delle decisioni che si stanno prendendo e che non devono essere sottovalutate le capacità e competenze della nuova generazione di hobbisti-nerd.
Ecco perchè un altro membro, Randy Wigginton, rivestendo un temporaneo ruolo da "avvocato del diavolo", insinua un dubbio, ossia con quale criterio viene garantito il successo del sofisticato schema di protezione di Wozniak...
"Se solo qualcuno con la competenza di Woz può copiare software protetto con lo schema attuale, potrebbe essere sufficiente la protezione? ".

I commenti di Wigginton hanno dato forti stimoli di miglioramento al progetto


Il resto dei documenti mostra continui dibattiti sul tipo di protezione del software da adottare per i sistemi Apple, ma purtroppo l'archivio cartaceo non porta in eredità il finale dei dettagli riguardo i  risultati concreti che c'interessano.
Ma in fondo non sarebbe servito a molto (se non come testimonianza storica) perchè come sappiamo, la sfida commerciale alla pirateria del software deve ancora essere completamente risolta da Apple o da chiunque altro.

Qui di seguito le immagini che testimoniano la recente messa all'asta, da parte di vadermeer in data 18 marzo 2018, dell'intera documentazione storica su Ebay.
Al sedicesimo rilancio l'asta ha raggiunto un valore di  $ 425.00 ( circa € 345,00 al cambio attuale del 15/04/2018 ).


Nella descrizione il venditore garantisce l'autenticità dell'intera documentazione certificata dagli ex dipendenti dell'azienda.
Sicuramente la raccolta avrebbe trovato la giusta collocazione in uno dei tanti prestigiosi musei in cui viene preservata e divulgata la storia informatica di questa e altre aziende di quell'epoca pioneristica.
Fortunatamente il buonsenso è arrivato prima di ogni altra esigenza convincendo il fortunato possessore della documentazione di scansionarla e metterla a disposizione dell'intera comunità del web.



Download:
Promemoria Apple 1979-1980 (Pdf  27,4 Mb)
Chiave di decrittazione: !UVqpaaX44Bv2mIJm7-XtCTdJapkqlZsiyEpdfNEKWT8
Link alternativo: 
https://drive.google.com/file/d/0B9vexSPkhkh-UWVrREI4SXB4TGc/view


Libro consigliato da Retrofficina4004:
Hackers. Gli eroi della rivoluzione informatica (di Steven Levy)
https://www.ibs.it/hackers-gli-eroi-della-rivoluzione-informatica/mp/9788886926973





Quì di seguito una rara foto in cui appare Randy Wigginton (Dicembre 1983)



Questa polaroid sbiadita e un pò graffiata rappresenta il team del software Mac nel dicembre del 1983
In alto: Donn Denman, Larry Kenyon.
Fila centrale: Jerome Coonen, Hans Gerke (traduttore per visitatori), Andy Hertzfeld, Patti Kenyon in visibile stato di gravidanza, Burrell Smith (membro onorario del team del software).
In basso: Randy Wiggington, Rony Sebok, Susan Kare, Donatien (un altro traduttore).



Quì di seguito il badge aziendale di Joe Shelton (Aprile 1979)




Joe Shelton oggi (2018)




Steve Wozniak (Woz) insieme a Steve Jobs all'epoca dei fatti narrati (1979-1980)




Fonte dell'articolo:
https://finance.yahoo.com/news/stack-early-apple-memos-discovered-200549546.html